Diabete: quasi 30 mln di casi nella Ue. In Italia 3,4 mln. Più colpiti gli over 65 e chi è meno istruito. Giornata mondiale il 14 novembre

14 Nov 2017

In Europa la quota di persone che segnalano il diabete cronico varia tra i gruppi di età. Più vecchio è il gruppo di età, maggiore è la quota. Il 16,3% delle persone tra i 65 ei 74 anni dell’Ue ha riportato il diabete cronico e quasi un quinto (19,6%) di quelli di 75 anni e oltre, mentre la soglia era inferiore al 2% per i gruppi di età inferiore a 45 anni. In Italia l’Istat nel 2015 ha contato 3,412 milioni di diabetici, distribuiti in modo quasi equivalente sul territorio, ma con una leggera prevalenza al Sud.

Quasi 30 milioni di persone nell’Ue riferiscono che soffrono di diabete cronico, vale a dire il 6,9% della popolazione dell’Unione europea di età pari o superiore a 15 anni nel 2014, senza differenze significative tra uomini e donne.

Il dato lo fornisce Eurostat in occasione della Giornata del diabete 2017 del 14 novembre. Tuttavia, sottolinea Eusostat, la quota di persone che segnalano il diabete cronico varia tra i gruppi di età. Più vecchio è il gruppo di età, maggiore è la quota. Il 16,3% delle persone tra i 65 ei 74 anni dell’Ue ha riportato il diabete cronico e quasi un quinto (19,6%) di quelli di 75 anni e oltre, mentre la soglia era inferiore al 2% per i gruppi di età inferiore a 45 anni.

Il modello è anche chiaro per il livello di istruzione: la percentuale dei diabetici nell’Ue scende quando il livello di istruzione aumenta. Infatti, mentre la percentuale di persone che hanno riportato il diabete cronico ha raggiunto il 10,8% tra quelli con un livello di istruzione basso, è stata quasi la metà (5,7%) per coloro che hanno un livello medio di istruzione ed è ancora più bassa, al 4,2% della popolazione più istruita.

Tra gli Stati membri dell’Ue, meno del 5% della popolazione di 15 anni e oltre nel 2014 ha riportato il diabete cronico in Lituania (4,4%), Danimarca e Irlanda (4,6%), Lettonia (4,7%), Romania e Svezia (entrambi 4,8 %) e in Austria (4,9%).

All’estremità opposta dello spettro, una di 10 persone in Francia (10,0%) ha dichiarato nel 2014 che soffrono di diabete cronica. La Francia è stata seguita dal Portogallo (9,3%) e dalla Grecia (9,2%).

L’Italia nell’Ue si trova a metà classifica e comunque al di sotto della media.

La situazione nel nostro paese l’ha recentemente rilevata l’Istat che nel 2015 ha contato 3,412 milioni di diabetici, distribuiti in modo quasi equivalente sul territorio, ma con una leggera prevalenza al Sud.

Anche nel caso italiano la classe di età maggiormente colpita è quella over 65 con 2,322 milioni di casi, il 68% del totale e nella fascia di età over 65 sono diabetici il 17,7% della popolazione (20,5% negli over 75).

Da QS

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