Diabete: studio su Lancet evidenzia aumento della sua diffusione a livello mondiale

25 Apr 2016
Ricercatori dell’Imperial College di Londra in collaborazione con la School of Publich Health, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e molti enti di ricerca fra cui anche l’Istituto Superiore di Sanità hanno pubblicato sulla rivista The Lancet i dati emersi dal più grande studio mai condotto prima a livello mondiale sul diabete.I dati emersi dalla ricerca scaturiscono dall’analisi di informazioni relative a 751 studi di popolazione, in un arco temporale di 34 anni e precisamente dal 1980 al 2014 che ha visto coinvolti 4.4 milioni di persone di adulti superiori a 18 anni di età considerando 146 paesi messi a confronto fra di loro rispetto ai dati emersi.

Dallo studio emerge che negli anni considerati dalla ricerca, il numero dei soggetti affetti dal diabete è quadruplicato passando da 108 milioni nel 1980 a 422 milioni nel 2014. Nello specifico, è raddoppiata la prevalenza degli uomini diabetici, nel 1980 era del 4.3% mentre nel 2014 il 9%. Le donne diabetiche invece sono passate dal 5% al 7.9% nello stesso periodo di tempo considerato.

“Se si proseguirà con questi numeri, evidenziano gli autori dello studio, si stima che nel 2025 le persone affette da diabete saranno oltre 700 milioni di persone con conseguente collasso economico di tutti i sistemi sanitari”.

“Le cause di questo aumento della incidenza della malattia a livello mondiale”  continuano gli Autori “ sono da attribuire a maggiori livelli di urbanizzazione, all’invecchiamento della popolazione, agli stili di vita più sedentari e alle diete non salutari, in particolare all’elevata assunzione di zucchero”.

I ricercatori, inoltre hanno acceso i riflettori anche su un altro aspetto importante della gestione della malattia ovvero la sua capacità di diffusione che cambia in base alla zona del mondo. Infatti, dallo studio emerge che la prevalenza del diabete è molto alta nei paesi a medio e basso reddito in particolare nelle isole del pacifico, nel medio oriente e nel nord africa. I tassi più alti in assoluto si riscontrano in Polinesia e in Micronesia dove una persona su cinque ha una diagnosi della malattia.

Infine, la ricerca ha anche considerato l’aspetto finanziario della questione evidenziando il costo annuo della malattia considerando tutto il processo di cura della stessa. In totale nel mondo la malattia costa ben 825 milioni di dollari con picchi molto alti negli Stati Uniti, il cui costo è di 105 miliardi di dollari ed in Cina addirittura di 170 milioni di dollari.

Per maggiori informazioni leggi la notizia su the lancet

Da AIFA

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