Gravidanza. Per le donne che “russano” rischio diabete gestazionale

6 Lug 2017

Uno studio condotto negli Usa ha registrato, nelle gestanti, una correlazione positiva tra incremento del rischio di diabete gestazionale e presenza di un disturbo respiratorio del sonno. Le apnee notturne, quindi, oltre a rappresentare un fattore di rischio per l’ipertensione in gravidanza, devono essere tenute sotto controllo in chiave metabolica.

(Reuters Health) – Secondo una nuova ricerca presentata a Boston in occasione di SLEEP 2017, il meeting congiunto dell’American Academy of Sleep Medicine e della Sleep Research Society, le donne in gravidanza con un disturbo respiratorio del sonno presentano un maggior rischio di diabete mellito gestazionale (GDM). “Abbiamo riscontrato che le donne con apnea notturna avevano più del quintuplo delle probabilità di sviluppare diabete durante la gravidanza”, dice Bilgay Izci Balserak del College of Nursing presso l’Università dell’Illinois di Chicago, autrice principale dello studio.”Lo studio conferma quanto scoperto precedentemente, ovvero che l’apnea notturna è associata al diabete mellito gestazionale e che una maggiore desaturazione di ossigeno può contribuire al rischio di incorrere in questa condizione”.

Lo studio
I ricercatori hanno valutato 49 donne con diabete mellito gestazionale e 48 donne in gravidanza sane. L’età media era 32 anni e i gruppi sono stati accoppiati per indice di massa corporea (BMI) prima della gravidanza, parità e appartenenza etnica. Le donne sono state sottoposte a controlli per il diabete mellito gestazionale a 24 e 36 settimane di gestazione e hanno effettuato una polisonnografia in un centro specialistico del sonno. Inoltre, hanno compilato alcuni questionari ,tra cui l’Indice di apnea multivariabile (MAPI) e la Scala della sonnolenza di Epworth (ESS).

I risultati
Nel complesso, il 34% delle donne con diabete mellito gestazionale ha riferito di russare abitualmente e il 25% di queste hanno ricevuto diagnosi di apnea ostruttiva del sonno tramite la polisonnografia. In analisi non aggiustate, il diabete mellito gestazionale appariva significativamente legato all’indice di apnea-ipopnea (AHI), a ipopnea (riduzione del flusso d’aria del 30% con desaturazione del 4%) >5, all’indice di desaturazione dell’ossigeno per cali di almeno il 3% (ODI3) >10 e di almeno il 4% (ODI4) >5. In modelli multivariati aggiustati per BMI in gravidanza, indice di movimento periodico degli arti (PLMI) e età gestazionale, le donne con AHI>5 presentavano oltre il quintuplo delle probabilità di sviluppare diabete mellito gestazionale. Le partecipanti con AHI>5 erano più di 11 volte più a rischio di questa condizione. Quelle con ODI3>10 e ODI4>5 avevano rispettivamente quasi 10 e 7 volte maggiori probabilità di sviluppare GDM.

“L’apnea notturna è una condizione potenzialmente pericolosa che affligge la salute di madri e bambini”, ha osservato Balserak . “L’apnea notturna è associata non solo al diabete gestazionale, ma anche ad altri esiti avversi durante la gravidanza, come l’ipertensione. Il riconoscimento, la gestione e il trattamento dei disturbi del sonno, tra cui l’apnea notturna, sono importanti per migliorare gli esiti sanitari a breve e lungo termine di madri e figli”.

Fonte: SLEEP

Lorraine L. Janeczko

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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