E’ NATA LA RIVISTA ITALIANA INTERAMENTE DEDICATA ALLA FIBROMIALGIA E RIVOLTA AI MALATI FIBROMIALGICI E AI LORO FAMILIARI

12 Mag 2016

Il 12 maggio è Il Giorno Internazionale per la consapevolezza sulle malattie immunologiche e neurologiche.

La Compagnia dei Fibromialgici – associazione nata a Bologna con lo scopo di diffondere informazioni su una malattia di cui ancora non si conoscono le cause e per cui non esiste un’indicazione terapeutica specifica – lancia in occasione della ricorrenza internazionale “Fibromialgia. La Rivista Italiana.”

Un periodico rivolto principalmente ai malati e ai loro familiari, uno strumento di conoscenza e condivisione, con suggerimenti su come affrontare i disagi quotidiani portati dalla malattia e conviverci al meglio. Il bimestrale, sia cartaceo che online, è caratterizzato da un approccio divulgativo e mira ad essere un mezzo di intrattenimento e approfondimento dei numerosi aspetti medici e psicologici legati alla fibromialgia.

L’idea è di Marina Pirazzi e Donatella Fabbro, due bolognesi che convivono da diversi anni con questa patologia: “Desideravamo confrontarci con altri malati in modo positivo e costruttivo, non per piangerci addosso ma per riconoscere comuni difficoltà e strategie per affrontarle” racconta Marina. Da tempo siamo entrambe lettrici della rivista inglese Fubromyalgia UK, trovandovi diversi spunti interessanti; da lì l’idea di creare qualcosa di simile qui in Italia. Per questo abbiamo deciso di lanciare ‘Fibromialgia. La rivista Italiana’, il bimestrale de La Compagnia dei Fibromialgici, per condividere le esperienze, a volte tragicomiche, e per sorridere insieme dei dolori e sdrammatizzare le difficoltà che accomunano i fibromialgici.  Ci sono rubriche semiserie, serie e serissime insieme a consigli di esperti in diversi ambiti su come tenersi in forma fisicamente e mentalmente, i trucchi per accettarsi e farsi accettare anche quando si ha male dappertutto”.

La sidrome fibromialgica è una patologia cronica che in Italia colpisce da uno a due milioni di persone, per lo più donne adulte, rappresenta quindi la seconda patologia di interesse reumatologico più frequente dopo l’osteoartrosi. Se non diagnosticata, la fibromialgia, pur non avendo una natura “maligna” può portare ad un peggioramento progressivo dello stato di salute, con una pesante limitazione dell’attività lavorativa e della qualità della vita, con tutto ciò che questo implica in termini personali, sociali ed economici. “Negli ambulatori reumatologici il 30% dei pazienti presenta un quadro fibromialgico primario o secondario ad altre condizioni patologiche, reumatologiche e non – spiega il dottor Cesare Savini, specialista in reumatologia ed esperto di agopuntura e medicina tradizionale cinese. Un dato tanto impressionante quanto verosimilmente sottostimato, visto che la fibromialgia non è ancora una patologia nota e riconosciuta da tutti i medici poiché argomento controverso: i pazienti con la sindrome fibromialgica classicamente vagano per anni prima di avere una diagnosi certa. Si stima che il tempo medio necessario perché venga loro fatta diagnosi ed impostata una prima terapia sia di 3-5 anni”.

La Compagnia dei Fibromialgici si prefigge inoltre di organizzare in futuro eventi e campagne di informazione sulla fibromialgia, anche con il sostegno e la collaborazione di altre associazioni e di chi vorrà contribuire alla diffusione della conoscenza di questa patologia.

 

www.fibromialgiamagazine.it

info@fibromialgiamagazine.it

Per contatti: Marina Pirazzi  3708330145

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