Cure palliative. I medici con il Papa, ma per garantirle effettivamente servono “più strutture e servizi”

21 Nov 2017

Dal XXIV Congresso di Cure Palliative, appena concluso a Riccione, i presidenti della Sicp, Italo Penco, e della Fcp, Luca Moroni, richiamano le recenti parole del Papa sul fine vita e chiedono “l’allocazione di risorse umane, finanziarie e formative al fine di garantire la presenza di Cure Palliative efficaci in tutte le Regioni”. E auspicano “a livello di governo nazionale e regionale” gli atti deliberativi “necessari per raggiungere questo indifferibile traguardo”.

Nel suo recente messaggio al presidente della Pontificia Accademia per la Vita il Papa ha detto che “è moralmente lecito rinunciare all’applicazione di mezzi terapeutici, o sospenderli, quando il loro impiego non corrisponda a quel criterio etico e umanistico che verrà in seguito definito proporzionalità delle cure”.

Parole sulle quali i presidenti della Società di Cure Palliative (Sicp) e dalla Federazione di Cure Palliative (Fpc), Italo Penco e Luca Moroni, esprimono “forte apprezzamento”. “L’orientamento etico, integrato con il rispetto per l’autodeterminazione della persona malata – spiegano infatti in una nota congiunta -, rappresentano da sempre il fondamento etico delle Cure Palliative”, che “proprio al tema delle scelte, infatti, hanno dedicato il XXIV Congresso che si è concluso sabato a Riccione”.

Per Penco e Moroni, però, “per far sì che questo approccio di cura possa essere realmente applicato in tutte le malattie oncologiche e non oncologiche, in tutte le età e in tutti gli ambienti di cura (domicilio, Hospice, Ospedale, Residenze sanitarie per anziani e malati fragili ecc.) occorre un potenziamento dei Servizi di Cure Palliative esistenti o la loro costituzione nelle non poche aree del paese in cui sono assenti.

Questo implica l’allocazione di risorse umane, finanziarie e formative al fine di garantire la presenza di Cure Palliative efficaci in tutte le Regioni italiane; si auspica pertanto che a livello di governo nazionale e regionale vengano tempestivamente adottati gli atti deliberativi necessari per raggiungere questo indifferibile traguardo, peraltro già previsto nella Legge 38/10, che ha normato lo sviluppo delle Cure Palliative, e nei successivi Accordi Stato-Regioni”.

“In linea con l’impianto etico che guida l’accompagnamento palliativo alle fasi avanzate e terminali di malattia”, Penco e Moroni auspicano, infine, “una sollecita approvazione parlamentare del Disegno di Legge sul consenso informato, sulla pianificazione anticipata delle cure e sulle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento)”.

Da QS

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