Demenze, da Iss primo censimento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie

23 Nov 2015

L’Istituto superiore di sanità, su mandato del Ministero della Salute, ha realizzato la prima mappa online delle strutture sanitarie e socio-sanitarie italiane dedicate all’assistenza e alla cura delle demenze. Si tratta di 2502 strutture, pubbliche o convenzionate, consultabili sul sito dell’Osservatorio Demenze (www.iss.it/demenze), con link diretto al sito del Ministero della salute (www.salute.gov.it), attraverso una mappa online, che consente una ricerca per tipo di Servizio e per Regione e Province, degli indirizzi e di alcune informazioni di approfondimento utili per l’accesso. Questa attività è frutto di un progetto che il Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute ha affidato all’Istituto superiore di sanità con il progetto “Survey dei servizi socio-sanitari dedicati alle demenze e costruzione di un portale specifico denominato Osservatorio sulle demenze”. La ricchezza dei dati e la copertura nazionale del territorio è stata possibile grazie alla condivisione dell’identificazione dei servizi con i referenti regionali per le demenze e con le Direzioni generali alla salute delle rispettive regioni oltre che col Ministero della salute. L’aggiornamento costante della mappa sarà possibile con la collaborazione dei referenti regionali delle demenze e degli operatori socio-sanitari, per i quali è attivo l’indirizzo di posta elettronica osservatorio.demenze@iss.it.

«Questo è il primo censimento nazionale sui servizi sanitari e socio-sanitari dedicati a questa patologia che, soltanto nel nostro Paese interessa 1 milione di persone colpite direttamente dalla patologia e 3 milioni di persone che vivono insieme a loro. Per questi cittadini la mappa online rappresenta uno strumento utile per orientarsi nell’offerta dei servizi sanitari in un ambito nevralgico per la sanità pubblica, sul quale si gioca una delle sfide più importanti dei sistemi sanitari del futuro» precisa Walter Ricciardi, Presidente dell’Iss. «Oggi, grazie alla collaborazione con le Regioni, abbiamo finalmente in Italia uno strumento da cui partire per realizzare azioni efficaci su questo problema che è diventato una vera e propria emergenza di sanità pubblica a livello mondiale. Siamo partiti da una ricognizione dei servizi che era molto frammentata, adesso sappiamo che esistono 591 Centri per i disturbi cognitivi e demenze (Cdcd), quelli che prima erano chiamate Unità di valutazione per l’Alzheimer, 607 centri diurni e 1304 strutture residenziali» aggiunge Nicola Vanacore, ricercatore del Centro nazionale di epidemiologia e sorveglianza per la promozione della salute dell’Iss.

Da Doctor33

 

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